VITA Le Cecche è il nome dello splendido gruppo di case, un tempo abitato da 14 perso-ne, che ha ripreso vita a partire dal 2002 gra-zie al visionario ex medico belga Jean Jules de Bruyne. Il recupero è stato rispettoso e coeren-te, unito a una ricostruzione in cantina tecno-logicamente molto avanzata, per ottenere vi-ni della massima qualità possibile. È un piacere approfittare della splendida vista che si gode da questa collina incastonata nel territorio di Dia-no d’Alba, attorniata da un verde prorompente.

VIGNE Il lavoro di ristrutturazione non ha solo riguardato la parte dei locali, ma continua nel recupero di impianti di oltre 60 anni, mol-to scoscesi e spesso rovinati dal massiccio inter-vento dell’uomo. Il lavoro manuale è provante. Le recenti acquisizioni di vigneti atti a produr-re vino Barolo come quelli in Bricco San Pietro, Borzone e Sorano, completano l’ampia offerta di Le Cecche, tra cui troviamo anche appena-menti interessanti in Alta Langa a Bossolasco.

VINI Jean viene coadiuvato dall’enologo Piero Ballano, e propone vini precisi e profondi, come il Diano d’Alba 2018 4.300 bt; 9 €), tra le massime espressioni della tipologia: qui il varietale è netto e il sorso è succoso e piace-vole. Si gioca su un terroir completamente di-verso, siamo infatti a Bossolasco in Alta Langa, con il Langhe Bianco 2018 (0 1.500 bt; 9 €), da uve timorasso e incrocio Manzoni: scorre con profilo citrino ed è di facile beva. Con la Barbera d’Alba 2017 (• 4.000 bt; 17 €) tor-niamo invece intorno alla cantina: è struttufata e fresca. Interessante il Barolo Bricco San Pie-tro 2015 (S 3.500 bt; 32 €): il naso è mento-lato, e in bocca troviamo un tannino ancora un po’ giovane al momento dell’assaggio, ma an-che un corpo già ben definito. Il Nebbiolo d’Al-ba 2016 (.1 4.500 bt; 15 €) ha una beva invi-tante e profonda.

  • FERTILIZZANTI letame inpellet
  • FITOFARMACI di sintesi, rame e zolfo DISERBO meccanico
  • LIEVITI selezionati UVE 100% di proprietà
  • CERTIFICAZIONE nessuna certificazione